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Uberti
 

Uberti

  • La cantina degli Uberti nasce nel lontano 1793 quando Bonifacio Uberti attraverso l'atto datato 12 ottobre diventa un proprietario unico di alcune terre ad utilizzo misto, infatti in esso era presente una zona vitata e una zona da piante da frutto e un fabbricato di origini rurali. All'epoca il fabbricato era utilizzato per metà come stalla e l'altra metà come cantina dove l'uva veniva trasformata in vino. In passato vi era la tradizione di poter bere in vino provenienti dalle cantine degli Uberti all'interno di uno spazio chiamato LIncinsi, durante la festa patronale e Pasqua. Con il passare delgli anni nel 1993 Bonifacio tramanda l'azienda a Giovanni Agostino Uberti ancora oggi titolare dell'azienda.
    Infatti gli attuali proprietari dell'azienda sono Agostino Uberti e sua moglie Eleonora, appoggiati dalle figlie Francesca e Silvia. Inizialmente la Franciacorta non era ancora nota come territorio vinicolo dove si producono i migliori vini. Ad oggi, l'azienda Uberti copre circa 25 Ha di superficie vitata. Le cantine sono state ingrandite e ristrutturate suddividendole in stanze adatte per la pigiatura, in seguito la vinificazione, la conservazione del prodotto un successivo invecchiamento e infine la spumantizzazione. Ad oggi la produzione dell'azienda Uberti è di circa 180.000 bottiglie tra Curtefranca e Franciacorta. L'obiettivo dell'azienda è quello di ottenere un vino di ottima qualità, legato alla tradizione, all'ambiente e al territorio in cui viene prodotto. Le vigne sono esposte al sole, piantate in terreni ben drenati, non vengono usati diserbanti o prodotti chimici di nessun tipo. La lavorazione avviene a mano mentre la concimazione viene effettuata con concime organico, ossia letame. Si tratta di una vera e propria coltivazione biologica. La vinificazione viene effettuata in vasche di acciaio inox oppure in tini di rovere. I vini prodotti in questa azienda sottolineano le caratteristiche dei terreni. I vini principali ottenuti in questa azienda sono il Magnificentia, il Sublimis, il Francesco I e il Comari del Salem si contraddistinguono tra di loro, in quanto ottenuti da uve diverse e provenienti da terreni differenti e grazie ai lieviti che possono restare nel prodotto da un minimo di 30 mesi ad un massimo di 72.
     

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