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Denominazione
  1. Aglianico
  2. Aleatico
  3. Alicante
  4. Alto Adige DOC
  5. Amarone
  6. Asti
  7. Barbaresco
  8. Barbera
  9. Barbera del Monferrato
  10. Bardolino chiaretto
  11. Bardolino DOC
  12. Barolo
  13. Bianco Veronese
  14. Bolgheri
  15. Bolgheri Superiore
  16. Bonarda
  17. Brachetto
  18. Brunello di Montalcino
  19. Cabernet
  20. Cabernet Franc
  21. Cabernet Merlot
  22. Cabernet Sauvignon
  23. Cannonau
  24. Catarratto
  25. Cerasuolo d Abruzzo DOC
  26. Cerasuolo di Vittoria DOCG
  27. Chardonnay
  28. Chianti
  29. Chianti Classico
  30. Chianti Classico Riserva
  31. Cirò
  32. Colli Euganei DOC
  33. Collina del Milanese IGP
  34. Cortese
  35. Cortona DOC
  36. Corvina
  37. Curtefranca DOC
  38. Custoza
  39. Dolcetto d Alba
  40. Durello
  41. Etna DOC
  42. Falanghina
  43. Fiano
  44. Fragolino
  45. Franciacorta
  46. Frappato
  47. Garda DOC
  48. Garganega
  49. Gattinara DOC
  50. Gavi
  51. Gewurztraminer
  52. Greco di Tufo
  53. Grignolino
  54. Grillo IGT
  55. Insolia
  56. Lacryma Christi
  57. Lagrein
  58. Lambrusco
  59. Langhe
  60. Lazio IGT
  61. Lugana
  62. Marche IGT
  63. Maremma Toscana IGT
  64. Marsala
  65. Merlot
  66. Monferrato Dolcetto DOC
  67. Montecucco Rosso
  68. Montepulciano
  69. Montepulciano d Abruzzo
  70. Morellino di Scansano DOCG
  71. Moscato
  72. Moscato d Asti
  73. Moscato di Noto
  74. Muffato di vermentino
  75. Muller Thurgau
  76. Nebbiolo
  77. Nero d Avola
  78. Nero di Troia
  79. Noto Rosso
  80. Oltrepò Pavese DOC
  81. Paestum
  82. Passerina
  83. Passito
  84. Pecorino DOC
  85. Petit Verdot
  86. Pinot
  87. Pinot Grigio
  88. Pinot Nero
  89. Primitivo di Manduria
  90. Prosecco
  91. Prosecco Valdobbiadene
  92. Puglia IGT
  93. Raboso
  94. Recioto
  95. Refosco
  96. Ribolla
  97. Riesling
  98. Roero Arneis
  99. Rosso di Montalcino
  100. Rosso di Valtellina
  101. Rosso Veronese
  102. Salento IGT
  103. San Colombano DOC
  104. Sangiovese
  105. Sangue di Giuda
  106. Sauvignon
  107. Schioppettino
  108. Sforzato di Valtellina DOCG
  109. Sicilia DOC
  110. Sicilia IGT
  111. Soave
  112. Soave Classico
  113. Spumante
  114. Syrah
  115. Taurasi
  116. Toscana IGT
  117. Trebbiano d Abruzzo
  118. Trentino DOC
  119. Trento DOC
  120. Umbria IGT
  121. Valcalepio
  122. Vallagarina IGT
  123. Valpolicella Classico
  124. Valpolicella DOC
  125. Valpolicella Ripasso
  126. Valpolicella Superiore
  127. Valtellina Superiore
  128. Venezia Giulia IGT
  129. Verdicchio
  130. Verduzzo
  131. Vermentino
  132. Vermentino di Sardegna
  133. Vernatsch
  134. Vin Santo
  135. Zibibbo
Regione
  1. Abruzzo
  2. Calabria
  3. Emilia-Romagna
  4. Friuli-Venezia Giulia
  5. Lazio
  6. Liguria
  7. Lombardia
  8. Marche
  9. Molise
  10. Piemonte
  11. Puglia
  12. Sardegna
  13. Sicilia
  14. Toscana
  15. Trentino-Alto Adige
  16. Umbria
  17. Valle d'Aosta
  18. Veneto
  19. Campania
  20. Alto Adige
  21. Basilicata
  22. Trentino
Volume
  1. 0,75 L
  2. 1,5 L
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Valpolicella Ripasso

Il Valpolicella Ripasso è un vino rosso DOC del Veneto prodotto esclusivamente nella Valpolicella in provincia di Verona da vitigni autoctoni quali Corvina, Corvinone, Rondinella ma anche in percentuali minori con Forselina, Negrara e Oseleta  (continua)

19 Prodotti/o

19 Prodotti/o

Vino Valpolicella Ripasso

Il Valpolicella Ripasso doc è ottenuto dal contatto del Valpolicella base sulle vinacce residue dell'Amarone per circa 15/20 giorni. Esso risulta caratterizzato da una maggior struttura e longevità rispetto al Valpolicella base, da una maggiore alcolicità, da un'acidità più bassa e una maggior rotondità, da un più elevato valore in estratti e in sostanze fenoliche.
Di colore rubino con riflessi granati, offre un profumo, lievemente etereo e di frutta rosa con note di vaniglia; un sapore affinato, armonico, secco e vellutato.
Per le sue caratteristiche di piacevolezza, può accompagnare primi piatti invernali, secondi piatti, salumi e formaggi di media stagionatura.
 

IL VITIGNO DEL VALPOLICELLA RIPASSO DOC

Per la produzione di Valpolicella Ripasso DOC, come descritto dal disciplinare, è necessario utilizzare i vitigni autoctoni, vale a dire il Corvina Veronese (chiamato anche Cruina), per un minimo del 45% ed un massimo del 95%, il Rondinella per una percentuale fra il 5% ed il 30%, e fino al 25% altri vitigni a bacca rossa non aromatici della provincia di Verona. 
Il vitigno Corvina Veronese è una pianta abbastanza rigorosa e resistente, dalla foglia pentagonale, con un grappolo cilindrico di media grandezza e acini anch'essi di media grandezza e di un colore fra il blu scuro ed il nero. Questo vino matura fra il termine di settembre ed i primi giorni d'ottobre, e si trova a suo agio su terreni alluvionali, collinari e ben esposti al vento. Conferisce al vino un tono caratteristico ed un profumo fruttato.
Il vitigno Rondinella, anch'esso molto resistente al freddo, si adatta bene su ogni terreno. Sviluppa una foglia pentagonale di medie dimensioni, con acini abbastanza tondi e di un colore fra il nero ed il viola. 
Il vitigno Molinara è invece più sensibile alle temperature rigide. Presenta una foglia allungata di medie dimensioni, un grappolo di forma cilindrica con acini di sfumature fra il rosso ed il viola. 
Il Molinara conferisce al Valpolicella Ripasso DOC un tono di acidità che bilancia bene l'aroma. Fra i vitigni complementari a bacca rossa più utilizzati possiamo annoverare la Croatina, diffuso fin dall'Ottocento. Dotato di foglie piccole ed allungate, di un grappolo grande con acini blu scuri, preferisce terreni profondi e fertili. 
 

UN'ECCELLENZA FRA I VINI ROSSI ITALIANI: IL VALPOLICELLA RIPASSO DOC

Il Valpolicella Ripasso DOC è un vino rosso che viene prodotto in Veneto, più precisamente a Valpolicella, in provincia di Verona. 
Questo vino eclettico e particolare si distingue rispetto al Valpolicella Classico perché è ottenuto attraverso un metodo molto particolare, quello del Ripasso
Vino dotato di un proprio spirito e di un peculiare carattere, non è come molti lo descrivono semplicemente una versione dell'Amarone, bensì un prodotto giovane ma unico, dotato di un ampio pubblico italiano e non che ne apprezza le caratteristiche e l'aroma inconfondibile. Sempre più amato a livello nazionale anche per l'eccellente rapporto qualità-prezzo che lo caratterizza, questo vino è un po' il sunto della tradizione e della qualità dell'enologia veronese, nonché un vero e proprio motivo di orgoglio per il territorio, che negli ultimi anni ha ricevuto sempre più interessanti richieste di esportazione per questo prodotto. 

Quella di questo vino e del territorio dove esso è nato è una lunga storia d'amore fatta di filari di vite, di passione, di maestria e di grande competenza. La sua fama compete, e a tratti supera, quella dell'Amarone Valpolicella a cui tanto questo giovane vino deve. Sulle terre della Valpolicella, intanto, prosegue la fertile coltivazione di questi vigneti e la febbrile produzione di questo amatissimo vino. 
 

IL METODO DEL RIPASSO, IL SEGRETO DEL VALPOLICELLA RIPASSO DOC

La tecnica più peculiare nella produzione del Valpolicella Ripasso DOC è appunto il Ripasso. Metodo enologico di consolidata tradizione, non sembra essere mai stato conosciuto od utilizzato al di fuori della regione veneta. L'unica tecnica forse simile al Ripasso è quella del Governo, vale a dire l'usanza toscana di far rifermentare il vino con l'uva appassita. 
La produzione del Valpolicella Ripasso DOC consiste nel far macerare il vino Valpolicella con le vinacce fermentate di uve appassite, giù usate per la produzione di altri due famosi vini della zona, l'Amarone e il Recioto.

Una volta che le vinacce siano state sgrondate, si mettono quindi a contatto con il vino Valpolicella per diverso tempo. Il risultato non è sempre il medesimo, in quanto dipende anche dalle tipologie di vinacce che vengono usate, dalla qualità del vino fresco, dal tempo del contatto, e da altre variabili. 


Tendenzialmente si evitano tempi di macerazione troppo prolungati per evitare mescolamenti di tannini e che il vino, restando a contatto con un prodotto così amaro, sviluppi una secchezza eccessiva che conferisca un tono pesante al prodotto finale. 

Le combinazioni che si possono ottenere sono abbastanza varie: per il Ripasso si possono usare solamente le vinacce di Recioto, come avviene per la produzione del Valpolicella Ripasso Classe Superiore, o solo dell'Amarone, ed è il caso del Valpolicella Classico Superiore, o ancora entrambe. 

Il contatto con il Valpolicella e le vinacce può durare qualche giorno oppure addirittura una decina e più. Qualche viticoltore, infine, decide di arricchire il vino aggiungendo uve appassite. 
Insomma, sono davvero numerose le versioni che è possibile incontrare, e degustare, di questo particolare vino della provincia di Verona, ciascuna a suo modo unica. 

A seconda delle versioni possiamo avere il Valpolicella Ripasso Classico, prodotto nei comuni di Negrar, Marano di Valpolicella, Fumane, ed altri della regione cosiddetta Classica; il Valpolicella Valpantena, prodotto nell'omonima valle; ed infine il Valpolicella Ripasso Superiore, con affinamento in botte di un anno minimo e grado alcolico maggiore del 12%. 
 

ANALISI DEL VALPOLICELLA RIPASSO DOC

Il Valpolicella Ripasso DOC alla vista
Il Valpolicella Ripasso DOC si presenta alla vista come un vino rosso o rubino intenso, difficilmente penetrabile, tendente al granato man mano che invecchia. 

Il Valpolicella Ripasso DOC all'olfatto
L'aroma di questo vino veronese è caratteristico, gradevole e ben strutturato, con note fruttate. 

Il Valpolicella Ripasso DOC al palato
Questo vino ha un sapore pieno, vellutato, corposo e molto caratteristico. Tannini morbidi, note di bacca rossa e frutti di bosco e vaniglia rendono peculiare il suo aroma. 

Invecchiamento del Valpolicella Ripasso DOC
Questo vino deve invecchiare per almeno un anno prima di essere messo in commercio. Viene lasciato solitamente per 16-18 mesi in botte d'acciaio e sei mesi per l'affinamento in bottiglia. Questo vino dà un buon risultato anche dopo otto o dieci anni d'invecchiamento. 
 

TEMPERATURA DI SERVIZIO E ABBINAMENTO BICCHIERE

Il vino deve essere stappato almeno un'ora prima di essere servito, e per essere degustato nella pienezza del suo caratteristico aroma deve essere servito alla temperatura di 16-18 gradi. 

Il bicchiere più adatto per servire il Valpolicella Ripasso DOC è il classico calice ampio da vino rosso, che permette agli aromi di sprigionarsi perfettamente all'olfatto ed al palato del degustatore. 
 

GLI ABBINAMENTI DEL VALPOLICELLA RIPASSO

Questo vino dalla secolare tradizione storica è perfetto per gustare la cucina italiana: raramente si può intravedere in un prodotto una storia d'amore che lo leghi alla sua terra ed alla cucina regionale come ciò avviene con questo vino veronese. 
Nel Valpolicella Ripasso DOC i toni intensi dell'Amarone si fondono in un curioso mix con quelli del Valpolicella classico, dando vita ad un vino che è di per sé un'esperienza culinaria unica in Italia. 
Il Valpolicella Ripasso DOC ben s'abbina a piatti di carne e formaggi, anche abbastanza elaborati, essendo un vino rosso ben strutturato e di corpo. Si tratta di un vino abbastanza versatile, che si accompagna bene a numerosi piatti della tradizione veronese ma aperto anche ad abbinamenti diversi.
Piatti a base di carne, paste asciutte ed altri tipi di ricette come quelle a base di selvaggina (pasta al salmì, ragù di cervo o di cinghiale) sono perfette per gustare appieno il sapore consistente di questo vino. Da provare con pasta al ragù, carne grigliata, ravioli, arrosti, ed in genere con tutti i formaggi di media stagionatura ed a pasta dura. 
Ideale anche con carne alla brace e più in generale con i piatti più rappresentativi della cucina italiana a base di carne di maiale e non solo. Da provare anche con carni bianche grigliate ed in umido. Può accompagnare bene anche l'aperitivo se abbinato con salumi e con formaggi.
 

VALPOLICELLA RIPASSO DOC: STORIA E TERRITORIO 

Il Valpolicella Ripasso è un vino dalla tradizione molto antica e radicata sul territorio. Di esso ci sono giunte testimonianze in cui l'antenato di questo vino, chiamato Retico, veniva decantato e applaudito da numerosi storici romani. Il Retico può essere considerato l'antenato di tutti i vini prodotti oggi nella Valpolicella. 
Le prime tracce del vino Valpolicella Ripasso iniziano quando viene concettualizzato per la prima volta questo particolare metodo di produzione. Il ripasso, come si vedrà, è una tecnica enologica molto antica e ormai consolidata, apprezzata da tempo dai viticoltori della Valpolicella. 
Le prime tracce di questo metodo risalgono al medioevo, nell'ambito di alcuni accordi conclusi fra chi commercializzava il vino e chi lo produceva. Altre testimonianze storiche rintracciano la presenza del Valpolicella Ripasso nell'ambito del commercio con la Repubblica Serenissima di Venezia. In particolare, durante quest'epoca, questo vino era visto come un prodotto nobile e destinato ai commensali più ricchi. 
Le memorie storiche venete sono assai ricche di testimonianze che riportano il nome di questo vino, pazientemente raccolte nel tempo dalla Società Enologica Veronese. 
Attorno al 1800, con l'introduzione di nuovi macchinari agricoli, le tecniche di produzione di questo vino vennero perfezionate a tal punto che il prodotto venne presentato all'Esposizione Universale di Vienna. Decantato nel corso del Novecento da poeti, critici e sommelier, questo vino diventa sempre più noto anche al di fuori del territorio veronese. Nel 1960 viene brevettato un nuovo metodo di produzione Valpolicella Ripasso. Nel 1968 viene redatto il disciplinare di produzione e il Valpolicella Ripasso ottiene la Denominazione di Origine Controllata: vengono stabilite tutte le tecniche di produzione e il territorio geografico all'interno del quale sono consentite le operazioni di vinificazione. 
Nel 2010, per tutelare le differenti tipologie di Valpolicella, per mezzo di alcuni decreti ministeriali vengono differenziati il Valpolicella, il Valpolicella Ripasso, l'Amarone della Valpolicella ed il Recioto della Valpolicella, tutti vini che vengono prodotti all'interno dello stesso territorio ma con procedimenti diversificati. 
Nel frattempo il Valpolicella Ripasso viene fatto oggetto di sempre più specifiche attenzioni da parte di riviste enologiche come Gambero Rosso e Touring Club, ottenendo un riscontro positivo sempre più largo e solido.

La Valpolicella è nota come uno dei territori più fertili del nord Italia, e come una delle zone predilette per la produzione del vino. Il suo nome significa Valle delle molte cantine (dal greco polis e dal latino cellae). Come dicevano i latini, nome omen, ed infatti questa splendida terra, fra l'altro molto ricca di storia e di cultura e dotata di meravigliosi paesaggi, regala numerose tipologie di vini pregiati. 
In un contesto naturale composto da vigneti, campi arati, colline e piccoli borghi rurali, il "giardino veronese" produce frutti molto amati. Abitata fin dall'epoca pre-romana dalla popolazione Retica, e prima ancora fin dalla preistoria, la Valpolicella porta in sé numerose testimonianze storiche anche dell'epoca cristiana, e grandi possedimenti nobiliari di proprietà delle famiglie aristocratiche. La Valpolicella si estende nella regione nord-ovest di Verona, con le sue valli, i Monti Lessini ad incorniciarla ed i venti tiepidi provenienti dal lago di Garda a pettinarla. Nella zone si trovano cinque comuni dove vengono coltivati i vigneti: Sant'Ambrogio, Marano, Negrar, Fumane e San Pietro in Cariano.
Questo territorio dà vita a vini celebri e rinomati come l'Amarone di Valpolicella e, ovviamente, il Valpolicella Ripasso. 
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